L’ex dirigente giallorosso Tiago Pinto, è tornato a parlare della sua esperienza nella capitale. A distanza di un mese dal suo addio alla Roma, il general manager portoghese è intervenuto in un’intervista al sito britannico inews. Tema principale: il suo possibile approdo al Newcastle in un ruolo di rilievo. Tra i numerosi spunti, l’ex GM romanista ha parlato anche dell’esperienza lavorativa con José Mourinho, definendola “un successo, nel complesso”.
“Non fraintendetemi, lavorare con un profilo così importante è decisamente impegnativo. Sono portoghese, e ho iniziato a lavorare con lui da quando avevo 36 anni: per un giovane direttore sportivo non è facile approcciare con Mourinho“, ha specificato Pinto.
“Ho potuto imparare molto da lui, è uno degli allenatori più importanti della storia di questo sport. Poi il calcio, come ogni cosa, ha dei cicli: a volte sei d’accordo e altre no, ma nessuno può minimizzare l’impatto che José ha avuto nella Roma“.
L’episodio di Sofia
Ciò che più ha colpito il dirigente portoghese, è stata soprattutto l’importanza che Mourinho ha avuto per le persone. Per fare un esempio, Tiago Pinto ha citato quanto accaduto dopo la gara di Sofia, in Conference League nella stagione 21-22. “Avevamo vinto 3-2, ma è stata una gara molto brutta e faceva molto freddo”.
“All’uscita dallo stadio, ha fatto 50 metri per andare verso 100-200 persone che lo acclamavano. Ha vinto un sacco di titoli in carriera, era furioso per la partita e stava congelando, eppure si è preso 15 minuti di tempo per dedicarsi ai tifosi”.