De Rossi con Dan e Ryan Friedkin, Roma
De Rossi con Dan e Ryan Friedkin, Roma

Roma, il mercato lo fa la Champions: pronti 3 colpi per i Friedkin

La partita cruciale tra Roma e Juventus si profila come il banco di prova per la rivoluzione guidata da De Rossi, determinante per il destino in Champions League e per il futuro della squadra.

La partita cruciale tra Roma e Juventus si profila come il banco di prova per la rivoluzione guidata da De Rossi, determinante per il destino in Champions League e per il futuro della squadra.

La delusione ancora brucia nella Roma dopo lo scacco subito contro il Bayer Leverkusen, ma la concentrazione è ora rivolta verso una serie di impegni decisivi che attendono la squadra nel tratto finale della stagione.

Senza sottovalutare la sfida in Germania che rimane aperta, gli occhi della squadra di De Rossi sono puntati sulla partita di stasera contro una Juventus che, seppur non al massimo della forma, è a un passo dalla certezza di qualificarsi in Champions League con una vittoria all’Olimpico. La posta in gioco è altissima per entrambe le squadre, con la Roma che deve tenere testa a un’Atalanta sempre più minacciosa in classifica, prima del confronto diretto di domenica prossima.

Insomma, mentre per la Juventus la Champions sembra un obiettivo prossimo al raggiungimento, per la Roma e l’Atalanta restano ancora diversi ostacoli da superare, complicati dall’incrocio di impegni sia nazionali che europei, con la finale di Coppa Italia che si aggiunge per la squadra di Gasperini. Per la Roma, in particolare, l’accesso alla Champions League è vitale, considerando il suo lungo periodo di assenza da una competizione di così alto livello, sia in termini economici che di prestigio.

A tal proposito, va sottolineato quanto riportato dalle pagine de “La Gazzetta dello Sport” riguardo all’importanza strategica dell’eventuale qualificazione in Champions per la Roma nella pianificazione della prossima stagione. Se il club giallorosso dovesse approdare alla fase a gironi, i Friedkin si impegneranno a fornire a De Rossi tre o quattro giocatori in grado di fare la differenza, sia in campo nazionale che internazionale.

L’obiettivo è quello di ridurre al minimo il ricorso ai prestiti, puntando a stabilizzare la rosa e a creare un senso di appartenenza più forte, contrapponendosi alla politica passata basata principalmente sull’acquisto di giocatori in prestito. Nel caso in cui l’obiettivo Champions non fosse raggiunto, De Rossi riceverà giocatori più giovani, desiderosi di emergere e pronti a essere plasmati e lanciati sotto la sua guida tecnica.

Change privacy settings