Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma
Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma

Luci a San Siro, De Rossi carica i suoi: “Qui per vincere”

Stasera andrà in scena il primo atto del derby italiano di Europa League: Milan e Roma tra certezze di formazione e dubbi legati al futuro

Stasera andrà in scena il primo atto del derby italiano di Europa League: Milan e Roma tra certezze di formazione e dubbi legati al futuro

“Non veniamo per fare le comparse”. De Rossi e Dybala non si nascondono a poche ore dal calcio d’inizio tra Milan e Roma, match valido per l’andata dei quarti di finale di Europa League. Le due squadre arrivano a questa sfida con il morale alle stelle: da una parte il Milan di Pioli in positivo da ben 6 partite di campionato e con la voglia di vincere un trofeo europeo che manca ormai da troppi anni; dall’altra la Roma di Daniele De Rossi vittoriosa nel derby e con l’intenzione di vendicare la sconfitta nella scorsa finale di Europa League contro il Siviglia.

Il tecnico giallorosso, questa sera, opterà per una formazione quasi titolare con pochi cambi rispetto al derby contro la Lazio e con una mentalità aggressiva senza temere nessuno e nel rispetto di un Milan sicuramente più in forma e che si gioca una stagione in questo doppio scontro: “Siamo consapevoli della forza del Milan. Ho letto che la Roma non ha nulla da perdere, ma non è così. La Roma ha tutto da perdere e noi non siamo qui a fare le comparse. Smalling? Sta bene e può giocare dal 1′. Mancini è in forma, vedo la squadra allegra come piace a me”.

Dybala: “Il mio futuro? Aspetto il club”

Chi questa sera cercherà nuova gloria è sicuramente Paulo Dybala. Infatti, il giocatore argentino nella sua carriera ha segnato un solo gol contro il Milan a San Siro nella stagione 14/15 quando indossava la maglia del Palermo. Il fantasista si è caricato in vista di questo incontro ma ha anche lasciato parecchi dubbi sul proprio futuro: “La finale di Budapest mi ha fatto malissimo, ma voglio la rivincita, il derby mi ha caricato. Con De Rossi ho maggiore libertà. Sul mio futuro dovremo parlare con la società e sapere le sue intenzioni, adesso però dobbiamo pensare alla partita, tutti sappiamo quale competizione vogliamo giocare il prossimo anno”.

Una posizione attendista della Joya, che sicuramente sta bene e vuole restare nella Capitale ma allo stesso tempo, a dodici mesi dalla scadenza del suo contratto, aspetta risposte concrete dalla società sul suo futuro.

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