Daniele De Rossi, tecnico della Roma
Daniele De Rossi, tecnico della Roma

L’attacco brilla, la difesa sbanda: De Rossi in cerca di equilibrio

Partiamo dai numeri, 28 gol segnati e 13 subiti in 11 partite è il bilancio di De Rossi da quando ha preso il posto di Mourinho in panchina. Dati che certificano uno strappo netto con il passato, quando la Roma era decisamente meno prolifica, ma più solida e compatta difensivamente. La differenza è da ritrovare nel modulo e, più in generale, nel modo di giocare della squadra di DDR, più volta ad offendere lasciando qualche spazio in più agli avversari.

La partita di Firenze ha sancito come la Roma faccia fatica ormai a giocare con la difesa a 3, come testimoniato dal primo tempo in cui la squadra giallorossa è stata in balia delle sortite offensive della Fiorentina, concedendo numerose occasioni pericolose. De Rossi ha sistemato la squadra nella ripresa tornando a 4, tanto che la sensazione dopo il pareggio di Aouar fosse che la Roma potesse trovare la vittoria, ed ha fatto mea culpa nel post partita affermando come la squadra rigetti la difesa a 3.

Evan N'Dicka, Roma
Evan N’Dicka, Roma

Roma offensiva con problemi aerei

La Roma di De Rossi ha segnato almeno 2 gol in tutte le partite giocate in campionato, a cui si aggiungono i 2 tra andata e ritorno al Feyenoord e i 4 al Brighton in Europa League, a testimonianza di come i giocatori, messi nel loro ruolo e nelle condizioni di esprimere le proprie qualità al massimo, trovino abbastanza facilmente la porta. Dalle parti di Trigoria, però, bisogna lavorare maggiormente sulla parte difensiva.

Le palle inattive sono state uno dei punti di forza nel biennio e mezzo di Mourinho, mentre adesso provocano non pochi grattacapi alla difesa. Più in generale, la Roma soffre nei duelli aerei e ha subito diverse reti di testa in questi due mesi, l’ultimo quello di Ranieri a Firenze, senza dimenticare il piccolo Paixao del Feyenoord. Il problema non riguarda soltanto chi difende in area, ma nasce dalle corsie esterne dove gli avversari arrivano con troppa facilità al cross: un aspetto su cui De Rossi deve lavorare per centrare la qualificazione in Champions League e arrivare il più lontano possibile in Europa League.

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